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COME NASCE FILMDOC
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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Recensioni di Aldo Viganò
“Freaks Out” di Gabriele Mainetti
di Aldo Viganò.
I quattro “Freaks” (ricordate il film del 1932 di Tod Browning?) del circo Mezza Piotta partono alla ricerca
“Cry Macho – Ritorno a casa” di Clint Eastwood
di Aldo Viganò.
Che Clint Eastwood sia vecchio è un dato di fatto certificato dall’anagrafe di San Francisco che lo registra come nato il 31 maggio 1930; ma suo coetaneo è all’incirca anche “Mike” Milo
“Madres paralelas” di Pedro Almodovar
di Aldo Viganò.
Pur in modo un po’ goffo e con esiti narrativi alquanto squilibrati, Pedro Almodovar mescola per la prima volta nella sua ormai lunga carriera il melodramma femminile
TRE PIANI di Nanni Moretti
di Aldo Viganò.
È almeno dai tempi di Aprile (1998) che Nanni Moretti cerca (quasi sempre invano) di liberarsi dall’autobiografismo
“Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo
di Aldo Viganò.
Come già evidenziato nei suoi lungometraggi precedenti (L’intervallo e L’esclusa), realizzati dopo una lunga e apprezzata carriera di documentarista, Leonardo Di Costanzo
“Qui rido io” di Mario Martone
di Aldo Viganò.
Come accade sovente a molti registi italiani, anche la filmografia di Mario Martone è caratterizzata da opere che, nonostante le sue ambizioni autoriali
“Il collezionista di carte” di Paul Schrader
di Aldo Viganò.
A settantantacinque anni, lo sceneggiatore e regista Paul Schrader trova l’appoggio di Martin Scorsese
“Lasciali parlare” di Steven Soderbergh
di Aldo Viganò.
Con il passare degli anni, Steven Soderbergh (Atlanta 1963) non ha mai dimesso la tentazione di usare il cinema come territorio non tanto di sperimentazione linguistica,