-
-
COME NASCE FILMDOC
Abbiamo documentato tutte le fasi di lavorazione: dall'impaginazione al ritocco di immagini, dalle correzioni delle bozze alla pubblicazione on line, dalla stampa al confezionamento.
Guarda il video
-
SCEGLI IL TUO ARGOMENTO DOC
- FILM IN LINGUA ORIGINALE
-
SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
[ Leggi tutto ]
Sezione: Prima del noir
Jonathan Latimer: “The Lady in the Morgue” (1938) di Otis Garrett
di Renato Venturelli.
“Ho incontrato una sola volta Dashiell Hammett: era completamente ubriaco e lo stavano portando a braccia su un ascensore del Beverly Wilshire Hotel…”
“Prison Train” (1938) di Gordon Wiles
di Renato Venturelli.
Gordon Wiles è noto soprattutto per The Gangster (da noi Violenza, 1947), uno dei più originali tra i B-noir anni degli ’40, dove l’attesa della morte da parte di un piccolo boss
“Woman in the Dark” (1934) di Phil Rosen
di Renato Venturelli.
Quando si parla di film tratti da Dashiell Hammett nel corso degli anni ’30, prima cioè del Mistero del falco (1941) di John Huston, ci si limita solitamente
“Quick Millions” (1931) di Rowland Brown
di Renato Venturelli.
“Certo che questi ricchi sanno come organizzare bei matrimoni…”. “Ma noi gangster abbiamo migliori funerali!”. Si conclude con questo scambio di battute “Quick Millions”, film d’esordio di Rowland Brown, uno dei più
“Crime Whitout Passion / Delitto senza passione” (1934) di Ben Hecht e Charles MacArthur
di Renato Venturelli.
Scritto, prodotto e diretto dalla coppia di sceneggiatori Ben Hecht e Charles MacArthur, Crime Without Passion è uno dei più citati
“Crime and Punishment / Ho ucciso!” (1935) di Josef von Sternberg
di Renato Venturelli.
Le storie del noir citano abitualmente Sternberg tra i precursori del noir per l’onirismo gangster di Le notti di Chicago,
“La chiave di vetro” (1935) di Frank Tuttle
di Renato Venturelli
La versione più nota di La chiave di vetro è sicuramente quella del 1942, ispirata al romanzo di Dashiell Hammett e diretta da Stuart Heisler