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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Festival
FESTIVAL DI CANNES 2015 – Cannes diari 2: Lanthimos, Nemes, Kawase, Muntean
di Renato Venturelli.
Arrivano i grandi comprimari di Cannes, i candidati ai premi di contorno. Su tutti, il greco Yorgos Lanthimos, quello di “Dogtooth”, un collaudato professionista dell’eccentrico e della provocazione da festival. In The Lobster ci porta in una società dove chiunque sia single viene arrestato e deportato in una specie di hotel tra i monti, in cui avrà 45 giorni di tempo per incontrare altri single e trovare tra di loro la sua anima gemella. Se non ci riesce, viene trasformato in un animale a sua scelta.
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FESTIVAL DI CANNES 2015 – Cannes diari 3: Moretti, Van Sant, Woody Allen…
di Renato Venturelli.
Dopo le stroncature per Garrone, arrivano gli entusiasmi per Nanni Moretti a consolare i cronachisti italiani. Mia madre raccoglie consensi soprattutto tra i francesi, e nelle pagelle di “Le film français” fa praticamente il pieno di palmette d’oro, incassando i consensi dei “Cahiers” come di “Positif” o “L’Humanité”, e pure quelli di Serge Kaganski degli “Inrockutibles”.
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FESTIVAL DI CANNES 2015 – Cannes diari 4: Todd Haynes, Vincent Lindon, Joachim Trier
di Renato Venturelli.
Arriva uno dei maggiori candidati della vigilia alla Palma d’oro: il Todd Haynes di Carol, storia dell’amore tra due donne nell’America dei primi anni Cinquanta, ispirata a un romanzo scritto da Patricia Highsmith sotto pseudonimo, pieno di bei vestiti e di belle auto che veicolano le ipocrisie dell’epoca attraverso la chiusura formale delle immagini.
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FESTIVAL DI CANNES – Cannes diari 5: Sicario di Denis Villeneuve, Jeremy Saunier…
di Renato Venturelli.
Dopo l’ottimo Prisoners, il canadese Denis Villeneuve si conferma uno dei pochi autori intenzionati a praticare e rinnovare dall’interno un cinema americano di genere vivo, adulto e complesso, radicalmente estraneo alle mode ma assolutamente dentro al suo tempo.
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FAR EAST FESTIVAL 2015 – “Where I am a King” di Carlos Siguion-Reyna
di Renato Venturelli.
Arriva dalle Filippine questo film assolutamente tradizionale, costruito su uno spunto da classica commedia di quartiere d’altri tempi, e però con una sua vitalità e un’energia debordanti.
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FAR EAST FESTIVAL 2015 – “Parasyte” di Yamazaki Takashi
di Renato Venturelli.
L’anno scorso aveva trionfato con “The Eternal Zero”, quest’anno Yamazaki Takashi è tornato al festival di Udine con un dittico attesissimo: quello di “Parasyte” part 1 e part 2, due film da due ore ciascuno ispirati al manga di Iwaaki Hitoshi, in un mix furibondo di fantascienza apocalittica e horror, black comedy e teen superhero, ibridazioni sociali e morali.
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FAR EAST FESTIVAL 2015 – “Unsung Hero” di Take Masaharu
di Renato Venturelli.
Sono gli uomini senza volto del cinema action, gli eroi che tutti vedono e ammirano ma nessuno sarà mai capace di riconoscere in faccia, le star condannate a restare sempre nell’ombra. (altro…)
FAR EAST FESTIVAL 2015 – “Hyena” di Gerard Johnson
di Renato Venturelli.
Cosa c’entra un cupissimo e nerissimo poliziesco inglese col Festival udinese del cinema asiatico? Gli organizzatori hanno cercato di spiegarcelo, in realtà non l’abbiamo capito molto, ma siccome il film è bello e non l’avevamo ancora visto, c’è solo da essere felici della scelta e non andare troppo per il sottile. (altro…)