Festival del Cinema Americano di Deauville 2018 – “Thunder Road” di Jim Cummings

di Antonella Pina.

“Thunder Road”, di cui Jim Cummings oltre ad essere il regista è anche il protagonista e lo sceneggiatore, ha vinto il Grand Prix al Festival del Cinema Americano di Deauville.  Il film è tratto dall’omonimo corto realizzato dallo stesso Cummings e premiato nel 2016 al Sundance Film Festival. Si tratta di una commedia nera e Thunder Road è un riferimento e un omaggio alla canzone di Bruce Springsteen.

Cummings racconta la storia di un uomo tragicomico, Jimmy Arnaud, un poliziotto texano. Le immagini iniziali sono quelle di un funerale: è morta la madre di Jimmy, ex ballerina. La donna aveva tre figli ma soltanto Jimmy è presente e porta con sé un mangianastri rosa per fare ascoltare a parenti e amici riuniti per le esequie, un brano adorato dalla madre: Thunder Road. Naturalmente il mangianastri rosa non funziona e allora Jimmy si mette a ballare il brano nel silenzio della camera ardente sotto gli sguardi sgomenti dei presenti. La scena è decisamente comica e inopportuna, trattandosi di un funerale. Il balletto improvvisato dal poliziotto viene ripreso da alcuni telefonini e il filmato non gioverà alla sua carriera.

Jimmy è già stato lasciato dalla moglie, e fatica a costruire un rapporto con la figlia di circa dieci anni che vede solo nei giorni fissati dal tribunale perché lo considera un inetto. Anche il lavoro non va bene, nonostante lui si impegni fortemente, non riesce a comportarsi come ci si aspetterebbe da un poliziotto texano. Il dover far fronte in completa solitudine alla morte della madre, con la quale aveva un rapporto speciale, fa deflagrare il suo fragile equilibrio psichico e la vita di Jimmy cade a pezzi: gli viene tolta la possibilità di vedere la figlia, perde il lavoro e litiga ferocemente con il suo compagno di pattuglia, l’unico essere umano con cui aveva stabilito un contatto, seppur tra molte difficoltà.

Una situazione incredibilmente drammatica punteggiata da momenti di irresistibile humor. Ma si tratta di una commedia a lieto fine: la moglie muore di overdose, lui disperato intende punirla per aver inflitto alla figlia questa terribile esperienza e ne schiaffeggia il cadavere. Essendo l’unico genitore rimasto, può riprendersi la bambina. Jimmy è decisamente confuso, non sa da cosa ripartire. Poi ha una folgorazione: compra alla figlia un vestito da ballerina che lei indossa con riluttanza e la porta a vedere Il lago dei cigni, il balletto che aveva conquistato il cuore di sua madre tanto da indurla a dedicare la vita alla danza. Lui, maschio texano, non aveva potuto imitarla. E qui accade il miracolo: durante lo spettacolo la figlia, sempre di malumore e distratta da mille frivole cose, improvvisamente stacca la schiena scomposta dalla sedia, si porta in avanti per poter meglio osservare e i suoi occhi si riempiono di meraviglia. Jimmy, guardandola, piange senza ritegno.

Qualcuno ha detto che Cummings ricorda Jim Carrey, a noi è parso che abbia una sua originalissima comicità.

Postato in Festival.

I commenti sono chiusi.