FAR EAST FILM FESTIVAL 2024 – “Ransomed” di Kim Seong-Hun

di Renato Venturelli.

Libano, anni ’80. Un dipendente del corpo diplomatico coreano viene incaricato di condurre trattative segrete per liberare un segretario d’ambasciata rapito a Beirut quasi due anni prima e di cui tutti sembrano essersi dimenticati, ma che all’improvviso è tornato a dare segni di vita in una misteriosa telefonata. Appena comincia ad occuparsi del caso, l’uomo si ritrova però intrappolato dalle guardie corrotte dell’aeroporto di Beirut, cerca di scappare, s’infila nel primo taxi che trova e finisce così proiettato in una lunghissima, vorticosa storia d’inseguimento buddy buddy, dai ritmi sempre più folli. Il tassista è del resto un coreano estroverso, un imbroglione compulsivo che ha trascorsi illegali in Corea e che ha finito così per stabilirsi in Libano: e se dopo un po’ vuole mollare il cliente al suo destino, poi gli resta al fianco in crescendo di avventure rischiose e violente.

Diretto dal Kim Seong-Him di “The Tunnel” e di “A Hard Day”, “Ransomed” è un pursuit-movie condotto a ritmi crescenti, in cui il diplomatico e il suo tassista si ritrovano ad attraversare un Libano completamente devastato, assaliti da bande criminali, costretti a inoltrarsi in territori sempre più pericolosi, in un inseguimento quasi ininterrotto fondato su un utilizzo abilissimo degli spazi e del tempo. Strepitoso l’inseguimento d’auto per le stradine di un paese che si stringono progressivamente, sfociando in una discesa vertiginosa, per poi proseguire la corsa a piedi sui tetti. E sempre sfruttando il meccanismo del diplomatico protagonista che non ha nulla dell’eroe action, è una persona elegante e altolocata, costretto dagli eventi a immergersi in una fisicità che gli è estranea, ma in cui invece si muove a suo agio l’improvvisato compagno di fuga col suo taxi. Una sorta di Cary Grant alle prese con un intrigo internazionale trasformasto in un action forsennato, immerso in un paesaggio allucinato, quasi del tutto privo di donne: a partire da un fatto realmente accaduto, ma trasformato sullo schermo in pura energia cinetica.

Postato in Festival.

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