Flight 2020 – Vincono “Zumiriki” e “Another World. Those who come by sea”

“Zumiriki” di Oskar Alegria e “Another World. Those who come by sea” di Manuela Morgaine hanno vinto ex-aequo la prima edizione di “Flight”, il festival internazionale di cinema svoltosi a Genova dal 10 al 18 ottobre 2020. Ideato da Aleksandr Balagura e Cesare Bedogné, è stato organizzato dall’associazione 28 dicembre e da Acec Liguria. La giuria era presieduta da Massimo Bacigalupo, il Gran Premio “Pigeon Flying” consiste in una scultura bronzea di Piergiorgio Colombara.

Il premio del Gruppo Ligure Critici Cinematografici è andato invece a “Distant Constellation” di Shevaun Mizrahi, il premio Acec a “Zumiriki”.

Questi i premi e le motivazioni:

GRAND PRIX “PIGEON FLYING” – EX AEQUO

Another World. Those who come by Seadi Manuela Morgaine – Francia:  Il cinema-saggio, materializzazione del pensiero sensibile e della prassi utopistica, affronta il rimosso occidentale nel Mediterraneo, sulla scia di Glauber Rocha: quando il mare sarà deserto e il deserto mare….

Zumiriki di Oskar Alegria – Spagna:  Parabola sulla vita, il tempo e l’impossibile registrazione dell’attimo mentre tutto scorre, attraverso una ricerca personale nel linguaggio del cinema e nell’esistenza individuale. Una testimonianza preziosa su un mondo in divenire arcaico e moderno

 

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DI FINZIONE 

MIGLIOR FILM della Sezione – HEGEL’S ANGEL di Simone Rapisarda Casanova – Haiti/Italia: Per aver proposto un viaggio complesso e avvertito in un paradiso divenuto inferno umano ma pur sempre riscattabile con la politica dell’immaginazione.

Menzione Speciale della Giuria-  OF TIME AND THE SEA di Peter Sant Malta/Australia: Per la presentazione efficace di un inquietante mondo di sopravvissuti.

Menzione Speciale della Giuria – DULCINEA di Luca Ferri – Italia: Per trattare la solitudine e la psicosi nella cornice ironica di una economia di mercato insieme rigida e impazzita.

 

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO NON DI FINZIONE

MIGLIOR FILM della Sezione – OUT OF THE GARDENS di Quimu Casalprim Spagna/Germania/Antartide:  Una visione drammatica di un mondo alla fine del mondo, punto di osservazione da cui il fenomeno della vita umana sulla Terra appare in tutta la sua disperata e tenera provvisorietà.

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA COLD LANDS di Iratxe Fresneda – Spagna:   Un viaggio intimo negli spazi dell’Europa moderna e del cinema alla ricerca dei segreti rapporti fra tecnica sviluppo e natura.

 PREMIO SPECIALE DEL PRESIDENTE DELLA GIURIA

Refuge for a Mute di Anna Ecco – USA: Per un’opera prima disarmata e disarmante dai margini del cinema, che ci conduce con coraggio e semplicità nel centro di una vita, e della Vita.

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ANIMAZIONE

Premio: Roses in the Night – Pencho Kunchev – Bulgaria : Metamorfosi pittoriche in un Olimpo saturo di sensualità sullo sfondo di paesaggi sontuosi. Scoperta dell’amore nella forma sorprendente di un’animazione fatta di matita e pennello in un’epoca dominata dal digitale.

Menzione Speciale : Set – Eta Dahlia- Gb/Russia : In meno di 3 minuti il regista costruisce uno strano mondo di corrispondenze tra immagini e parole. La calligrafia che ricopre e rivela al tempo stesso e la profondità del suono danno una profondità onirica a questo poema visivo

 

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DI FINZIONE

MIGLIOR FILM della Sezione – THE HERO WITH A THOUSAND FACES di Juliette Joffe – Belgio: Creazione di un personaggio sfaccettato attraverso cui si interrogano i ruoli che tutti ricopriamo nel corso della vita.

Menzione Speciale della Giuria – FLIGHT OVER WASTELAND di Lilya Lifanova – Kirgyzistan/Usa: Una lettura originale di un testo sacro del Modernismo angloamericano che diviene una coreografia contemporanea sui travagli dei rapporti interpersonali.

 

MIGLIO CORTOMETRAGGIO NON FICTION

Premio: MAELSTROM di Misja Pekel – Olanda: Decine di i-phones siriani raccontano la pace e l’amore che fu, e poi la morte e la fuga da un paese distrutto ‘da altri’. Il flusso di coscienza si materializza in una polifonia interiore, cucita da una (bassa e calda) voce off. Il found footage è vortice elettrico, non quieto arabesque, per scavalcare un passato non idilliaco e progettare un futuro non più sbarrato da muri d’acqua.

Menzione Speciale: DEEP WATERS di Alice Heit – Francia:  La donna diventa una Dea nelle pennellate di luce e di colore, e il sesso una magica sorgente di forme. Live e cinema d’animazione in un originale mix ad alta quota emotiva.

 

MIGLIOR OPERA PRIMA BEST FIRST FILM

Amygdalia – Christina Phoebe – Grecia : Nel mondo di Amygdalia corpi, luoghi e sogni si confondono. L’albero della memoria e dell’estraneità fiorisce sullo schermo in frammenti ipnotici e misteriosi.

 

INNOVATIVE LANGUAGE

Premio: Drifting Cities – di Michael Higgins – Irlanda : Lumière, il documento soggettivo, più Méliès, la bugia finzionale oggettiva, più Muybridge, il cinema come scienza ottica che non crede ai propri occhi. Un montaggio verticale, soggettivo, armonico, shock di formati avulsi in spazi mentali inesplorati.

Menzione Speciale:  Temple of Truth di Giuseppe Boccassini – Italia/Germania : Per la ripresa delle feconde scomposizioni narrative underground anni sessanta-settanta, che ridanno alle immagini il respiro perduto, e senza compiacimenti ritmico-tonali, attualizzata da una sensibilità transculturale millennial.

Menzione Speciale :  Dagadol/ Menegazzo-Pernisa- Italia:  Un tuffo, in senso proprio e figurato, nella materia dell’immagine

 

VIDEO ART

Premio: Syncopation / Sally Waterman – Gb : Una sorta di mistero si installa nel gioco tra i due schermi e il suono fuori l’immagine. Qualcosa, quasi impercettibile, succede…

Menzione Speciale Salt Water / Abe Abraham – USA : La camera accompagna i corpi nudi e bluastri dei danzatori in una coreografia al tempo stesso tumultuosa e sensuale, poi sopraggiunge la calma.

Menzione Speciale: Seppie senz’osso – Paolo Pachini – Italia : Un gioco di comicità e orrore sul tavolo da obitorio per pesci. La seppia ci guarda feroce nella geometria simbolica dei corpi smembrati al suono urlante dei coltelli.

 

 

PREMIO GRUPPO LIGURIE CRITICI CINEMATOGRAFICI

Il premio della critica, assegnato dal Gruppo Ligure Critici Cinematografici, va a “Distant Constellation” di Shevaun Mizrahi per la malinconica, sognante e stilisticamente precisa rappresentazione del declino della Turchia cosmopolita.  Per la sezione ligure si assegnano due menzioni. A “Guido Ceronetti – The Unknown Philosopher” di Francesco Fogliotti e Enrico Pertichini per aver reso, con l’effetto corale delle testimonianze e della presenza del protagonista, la polivalenza di una voce originale della cultura italiana. L’altra menzione va a “Bussana Resilient – Art in Ruins” di Leonard Sommer per la partecipe documentazione del difficile ritorno alla vita, attraverso artisti di varie nazioni, di un paese semidistrutto dal terremoto.

 

PREMIO ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema)

Premio a ZUMIRIKI di Oskar Alegria: Un racconto cinematografico che rappresenta con magia e poesia il rapporto uomo-natura e passato-presente, rendendo evidenti sia le trasformazioni dell’ambiente sia quelle dell’essere umano, qui non più colonizzatore del contesto naturale circostante ma osservatore e partecipe alla pari degli altri abitanti.

Menzione speciale a DISTANT CONSTELLATION di Shevaun Mizrahi: Un documentario che ci introduce con uno sguardo affettuoso e talvolta ironico in un ambiente fragile, dove il quotidiano si arricchisce della storia personale e collettiva dei suoi anziani ospiti. E dove è costantemente presente uno sguardo verso l’esterno, oltre la finestra, verso il futuro prossimo e e un’altra fase della vita, la giovinezza.

 

 

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