Il cibo non basta

Medici senza frontiere Sierra LeoneMedici senza frontiere è l’organizzazione medica e umanitaria fondata in Francia ne 1971, attualmente impegnata in oltre 60 paesi nel prestare aiuto a popolazioni devastate da epidemie, guerre e catastrofi naturali; a bambini malnutriti e persone escluse dall‘assistenza sanitaria.
L’organizzazione è indipendente, non finanziata da governi, e fornisce assistenza in modo imparziale, senza schierarsi, là dove è in corso un conflitto, con una delle parti politiche o religiose in campo. MSF si riserva però il diritto di denunciare eventuali inadeguatezze o veri e propri abusi nel modo in cui vengono gestiti aiuti e interventi umanitari.
Per dare voce a tragedie che l’opinione pubblica tende a dimenticare ha promosso un’intensa attività di sensibilizzazione rivolgendo una particolare attenzione al mondo della scuola. Nel 2010, in collaborazione con VII Photo, ha lanciato la campagna “Starved for Attention – il cibo non basta”, per portare a conoscenza di docenti e studenti il tema complesso della malnutrizione infantile: “attraverso
una serie di documentari multimediali che uniscono le testimonianze video e fotografiche di alcuni famosi fotoreporter, si intende evidenziare come le principali malattie infantili e le morti premature, possano essere prevenute attraverso efficaci interventi nutrizionali”.
Grazie alla collaborazione tra Circuito Cinema, MSF e l’Associazione Centro Culturale Carignano, anche a Genova sarà possibile seguire il progetto “Starved for Attention”. Su richiesta dei docenti, gli studenti dell’ultimo anno delle secondarie di primo e secondo grado, potranno assistere alle proiezioni dei sette documentari multimediali. Un operatore di MSF accompagnerà ogni appuntamento.
Il costo a proiezione è di Euro 4,00 a studente, di cui 0,50 centesimi verranno donati a Medici Senza Frontiere (per informazioni: 010-583261 e scuole@circuitocinemagenova.it) Ciascun documentario è una testimonianza vissuta in prima linea da un gruppo di fotoreporter che hanno visitato i luoghi in cui il problema della malnutrizione è più grave, dal Bangladesh al Burkina Faso, dalla Repubblica Democratica del Congo a Gibuti, all’India, al Messico, mostrando non soltanto le cause ma anche le possibili soluzioni del problema. Apprenderemo quindi, guardando Frustrazione, che a Gibuti è l’estrema povertà ad aver portato, solo nel 2009, 1700 bambini malnutriti nella clinica di MSF. Mentre La malnutrizione che non dovrebbe esistere mostra come sia la guerra ad affamare la popolazione nella Repubblica Democratica del Congo. E, a proposito delle possibili soluzioni, vedremo come gli Stati Uniti, pur essendo meritoriamente “la nazione che offre metà degli aiuti alimentari mondiali, invii però cibi scadenti e non adeguati, nonostante esista un efficace programma nazionale per fornire un’alimentazione di qualità ai suoi cittadini più a rischio. Due fotogiornalisti, Antonin Kratochvil e Jessica Dimmock, mostrano nel loro reportage, The US Standard and a Double Standard, l’ipocrisia della politica alimentare americana”.
La collaborazione di Circuito Cinema Genova con MSF prevede anche un incontro aperto al pubblico, in programma per giovedì 15 marzo, con la proiezione al Cinema Sivori, in collaborazione con l’Associazione Culturale Ghazala, del film documentario Banganà, girato nella regione ad alto rischio di desertificazione del Sahel, sul drammatico tema della malnutrizione infantile in Niger. Gli occhi che osservano la vita della popolazione nomade dei Wodaabe sono quelli di Mooro, una giovanissima madre la cui figlia era stata realmente colpita da malnutrizione e curata, nel 2009, in una struttura di MSF. Il film sarà introdotto da Gianfranco De Maio di MSF; le voci fuori campo sono di due ragazze senegalesi residenti a Genova, Absa
e Sokhna.

(di Antonella Pina)

Postato in Liguria d'essai, Numero 97.

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