Liguria location


La spiaggiaE’ uscito il volume “I Luoghi del cinema in Liguria” edito dal Touring Club Editore in collaborazione con la Mediateca Regionale Ligure e con Genova Liguria Film Commission.

MARI E MONTI, SPIAGGE e industrie, il Casinò di Sanremo e l’Arsenale militare di La Spezia… In oltre un secolo di cinema, la Liguria è stata portata sullo schermo in centinaia di film, che hanno scandito una serie di minute mitologie da Ventimiglia a Sarzana. All’estremo Ponente c’è il confine con la Francia, da cui alla fine dell’800 arrivarono i primi pionieri armati di cineprese.

Poi c’è Sanremo, col gioco d’azzardo, la bella vita e il festival della canzone. Quindi le spiagge delle due riviere, celebrate soprattutto dal Cinema del boom economico, tra i cumenda degli anni ’50 e ’60. Infine La Spezia, coi suoi drammi e le sue commedie da Marina militare. E in mezzo c’è Genova, col suo centro storico, il porto che guarda ai misteri del Mediterraneo e le industrie che fanno invece pensare alle brume del Nord.

Per qualche tempo, la Liguria accarezzò anche la speranza di diventare un vero e proprio centro produttivo, alla maniera di Nizza in Francia o di Hollywood, perché aveva il sole, la luce, la vicinanza con Torino e le capitali imprenditoriali.
Negli anni Dieci nacquero gli studi di Pegli, poi i tedeschi impiantarono un loro centro produttivo a Sanremo, ma alla lunga non se ne fece nulla. Alcuni anni fa, invece, hanno cominciato a crescere le Film Commission locali come accadeva all’estero, fino al varo di una Film Commission regionale per promuovere produzioni in tutti gli ambiti: dal cinema alla televisione, dagli spot ai videoclip. E in questi mesi esce
nelle librerie una vera e propria guida alla Liguria attraverso i film principali che vi sono stati girati, un volume della Mediateca Regionale edito dal Touring Club.

Ma quali sono i titoli fondamentali che hanno scandito i cento e più anni di cinema in Liguria? Quasi ogni film ha portato qualcosa di importante o significativo, magari anche solo la testimonianza di uno squarcio paesaggistico che oggi non esiste più, o che è stato radicalmente trasformato. Ma se dobbiamo fare una selezione, ecco allora i venti film che possono riassumere un secolo di cinema tra Ventimiglia e Sarzana.…

The pleasure gardenTHE PLEASURE GARDEN (1925)
Pochissimi minuti per inquadrare la vecchia Stazione Marittima di Genova e una spiaggia del Ponente (Alassio): ma è il primo film di Alfred Hitchcock, che parlò poi sempre delle infinite disavventure incontrate in Liguria. Mitico.

UOMINI SUL FONDO (1941)
Emergenza a bordo di un sottomarino nel golfo della Spezia: eroismi, divise, propaganda bellica… Tutto in gloria della Marina Militare, ma raccontato con stile scarno e asciutto da Francesco De Robertis. Nasce un filone! Avventuroso.

I bambini ci guardanoI BAMBINI CI G U A R D A N O (1943)
Ancora Alassio, stavolta raccontata da Vittorio De Sica: è il centro di villeggiatura in cui si cominciano ad avvertire le crepe all’interno della famiglia e della società del ventennio. Amaro.

CHE TEMPI! (1947)
Forse il miglior Govi dello schermo: da Pignasecca e Pignaverde, con partner come Alberto Sordi, Paolo Stoppa, Walter Chiari. E tante immagini della Genova dell’immediato dopoguerra. Nostalgico.

Le mura di MalapagaLE MURA DI MALAPAGA (1949)
Il film fondante della mitologia noir di Genova, con Jean Gabin che arriva per mare direttamente dal noir francese degli anni Trenta,i mmergendosi nei meandri di un centro storico ancora devastato dalla guerra. Imperdibile.

ACHTUNG! BANDITI! (1951)
La Val Polcevera e le fabbriche di periferia in un film che rievoca la partecipazione di tutti alla Resistenza: partigiani, operai, alpini, tramvieri, ingegneri, contadine e segretarie…Tra impegno neorealista e cinema di genere: vibrante.

LA SPIAGGIA (1953)
Vita da spiaggia nella Spotorno degli anni ’50: ma una bella prostituta milanese s’infiltra con la sua bambina tra le signore della buona borghesia… Di Alberto Lattuada, molto bello. E scandaloso!

La contessa scalzaLA CONTESSA SCALZA (1954)
Poche sequenze liguri, ma in puro delirio hollywoodiano: con Humphrey Bogart e Ava Gardner che parlano sulla piazzetta di Portofino, scene a Sanremo e Bordighera, ambientazione a Rapallo. Divistico.

RACCONTI D’ESTATE (1958)
Tanti episodi balneari ambientati tra Rapallo, Santa Margherita e Portofino: con Sordi al servizio di una corpulenta cantante lirica, e tenera love story tra la guardia Mastroianni e la ladra Michèle Morgan. Vacanziero, con stile.

Il giorno dello sciacalloIL GIORNO DELLO SCIACALLO (1973)
Bel thriller internazionale, col sicario Edward Fox che scende nel centro storico genovese per preparare un attentato a De Gaulle. Ribadisce il fascino noir mediterraneo dei caruggi: torbido.

LA POLIZIA INCRIMINA, LA LEGGE ASSOLVE (1973)
Il trionfo del poliziottesco, con grandi inseguimenti per le strade e i vicoli, i cattivi che stanno nei quartieri borghesi, Franco Nero che abita in salita San Matteo. Di Enzo G. Castellari, autore l’anno dopo anche del memorabile Il cittadino si ribella. Vigorosamente pulp.

Nella città perduta di SarzanaNELLA CITTA’ PERDUTA DI SARZANA
(1980) – L’assalto a Sarzana da parte dei fascisti nel luglio 1921: secondo il regista Luigi Faccini, un episodio-chiave che segnò una svolta nella storia italiana del ‘900. Ricostruzione asciutta, quasi rosselliniana.

CUORI NELLA TORMENTA (1984)
Triangolo sentimentale fra Carlo Verdone, Lello Arena e Marina Suma. Lello Arena e Marina Suma. Niente di speciale, ma l’ambientazione è a Portovenere: stupenda.

STREGATI (1986)
Francesco Nuti e Ornella Muti s’innamorano tra le strade bagnate di una Genova notturna. L’iconografia noir al servizio del divismo all’italiana anni Ottanta.

UN INCANTEVOLE APRILE (1991)
Dopo la prima guerra mondiale, quattro signore inglesi vengono in vacanza a Portofino, riscoprendo il gusto della vita. Il mito della Riviera Ligure nel mondo anglosassone, con la grande Joan Plowright. Turistico, ma con classe.

PADRE E FIGLIO (1994)
Michele Placido è un exsindacalista alle prese col figlio inquieto e con una cultura di fabbrica che non esiste più. La Genova post-industriale in un film che scruta le periferie e gli sbandamenti della classe operaia: tra Cornigliano e San Benigno, il Biscione e la nuova urbanistica.

GIORNI E NUVOLE (2007)
La vita tranquilla di una coppia benestante, travolta da improvvisa povertà: lui è Antonio Albanese, lei Margherita Buy, la storia è grigia ma Genova è un trionfo di luce, di scorci diurni e notturni, di vicoli e di pioggia. Di Silvio Soldini, subito dopo Agata e la tempesta.

INKHEART (2008)

Il classico per l’infanzia di Cornelia Funke girato nei luoghi stessi in cui è stato concepito: Balestrino, Laigueglia, Albenga, e insomma mezzo Ponente tra spiagge ed entroterra. Un trionfo di location spettacolari. Fiabesco.

GENOVA (2008)
Per distrarsi dopo la morte della moglie, un insegnante inglese viene in Liguria con le sue figlie: il centro storico genovese come labirinto umido e affascinante, ma anche San Fruttuoso, il monte di Portofino, Sestri Levante, le spiagge della Riviera. Assolato.

LA BOCCA DEL LUPO (2009)
La Genova profonda dei caruggi, delle vite difficili, dei senza fissa dimora. Con la storia d’amore tra due autentici pregiudicati, ma anche con tante immagini della Genova d’altri tempi filmata dai cineamatori.

Postato in Liguria location, Numero 89.

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