-
-
COME NASCE FILMDOC
Abbiamo documentato tutte le fasi di lavorazione: dall'impaginazione al ritocco di immagini, dalle correzioni delle bozze alla pubblicazione on line, dalla stampa al confezionamento.
Guarda il video
-
SCEGLI IL TUO ARGOMENTO DOC
- FILM IN LINGUA ORIGINALE
-
SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
[ Leggi tutto ]
Sezione: Posta di Claudio G. Fava
Le stanze del cinema – La posta di D.O.C. Holliday (92)
Gent.mo Dr. Fava ,
mi permetto rivolgermi direttamente a Lei perché solo dalla Sua posta del n. 91 di FILMDOC ho appreso degli incontri mensili che si tengono ogni primo lunedì del mese presso Palazzo Ducale del quale ero completamente all’oscuro .
Essendo amante del cinema e quindi desideroso di parteciparvi , potrebbe cortesemente segnalarmi in quale sala essi si tengono , se sono ad invito, se è necessario iscriversi a qualche associazione, insomma tutto ciò che occorre sapere sull’argomento ?
La ringrazio fin d’ora e Le porgo i miei più cordiali saluti.
Marco Giampietro
(altro…)
Il giovane Monicelli – La posta di D.O.C. Holliday (91)
Mi chiamo Mauro Rimassa e sono spesso presente a Palazzo Ducale all’incontro mensile. Come sta? Spero bene e spero sia presente anche lunedì prossimo. Potrebbe essere l’occasione per ricordare, magari insieme ai suoi colleghi, Mario Monicelli, l’ultimo anello della grandiosa triade Age, Scarpelli, Monicelli. Che ne pensa? E magari ricordare anche Suso Cecchi D’Amico, anch’essa nella cricca (ce ne fossero di queste cricche) de ‘I soliti ignoti’. Cordiali saluti.
Mauro Rimassa
Pubblico con piacere la lettera del signor Rimassa, fedelissimo frequentatore della genovese “La stanza del cinema”.
(altro…)
L’esclusione di Avati – La posta di D.O.C. Holliday (90)
“Gent.mo Dottor Fava,
ho letto che a Pupi Avati è stato negato il film nel concorso di Venezia. Cosa ne pensa?
Non è una cosa grave? Leggerei volentieri Sua risposta. Grazie. Suo stimatore.
Dario Dondero
Genova – Prato”
Caro Dondero,
come forse lei sa, tante cose nella vita sembrano gravi e poi in qualche modo si aggiustano. Non è questo il caso di Pupi. In effetti il suo rifiuto di partecipare extra concorso alla Mostra è stato mantenuto. E pertanto “Una sconfinata giovinezza” non è stato proiettato e il regista non si è recato al Lido. Sia lui che il direttore della manifestazione, Marco Müller, sono vecchie conoscenze, con cui sono sempre stato in buoni rapporti, per cui il tema mi imbarazza un po’. La decisione di non ammettere il film in concorso è indubbiamente criticabile e Avati si è offeso dicendo di essere stato tradito da persone che considerava amiche. Il suo è un caso molto particolare e perciò ancor più doloroso.
Germi dimenticato – La posta di D.O.C. Holliday (89)
Ricevo dal mio amico Luciano Vincenzoni, sempre sollecito nel difendere le memorie della sua intensa esistenza, un ritaglio del Messaggero che risale circa ai primi giorni di giugno.
E’ un articolo di Maria Grazia Filippi in cui si fa cenno di una rassegna organizzata dalla Associazione Culturale Mediterraneo, in corso sino al 4 luglio, intitolata “Il cinema italiano al tempo della Dolce Vita “. Al museo di Roma a Trastevere verranno evocati “i miti e le suggestioni di un periodo indimenticabile, capace di rendere la città eterna protagonista del cinema mondiale”.
(altro…)