34TFF – “Rock’n’roll High School” di Allan Arkush

rocknrollquadratodi Renato Venturelli.

Oltre ai Jubilee e alle Blank Generation, alla Penelope Spheeris di Suburbia e The Decline of Western Civilization e agli altri classici da rassegna anni ’80 alla Sid and Nancy, la retrospettiva punk del 34° Torino Film Festival ripropone anche una delle ultime produzioni Corman anni ’70: il cultissimo Rock’n’roll High School (1979), diretto da Allan Arkush, con la mitica Mary Woronov, Joe Dante che vi mise le mani sia in fase di sceneggiatura sia in fase di regia, e i Ramones calati nel bel mezzo di una storia di ribellione studentesca.

Mary Woronov vi compare nel ruolo di una preside ultrarepressiva, affiancata per il lavoro sporco dai due studenti spioni Fritz Hansel e Fritz Gretel. Ma una studentessa è una fan sfegatata dei Ramones che trascina mezza scuola a un loro concerto, la nazipreside reagisce organizzando un rogo di dischi e provoca così la ribellione degli studenti, che fanno esplodere il liceo… Date le premesse, il film poteva avere un dinamismo anche più folle e forsennato, ed infatti Arkush non ha poi combinato granché nella sua carriera, a parte un divertente “Flippaut” negli anni ’80 seguito da una marea di tv. Ma il film costituisce uno degli ultimi fuochi delle produzioni New World anni ’70, col loro senso di libertà e di eversione anarchica, i Ramones nella parte di se stessi, e pure Paul Bartel come prof noiosissimo di musica, che parla solo di Beethoven ma perde la testa dal momento in cui li ascolta i Ramones in concerto. Del resto, la mutazione stava già cominciando, Animal House era dell’anno prima e i Blues Brothers erano in arrivo: Rock’n’roll High School resta uno degli ultimi trionfi di un tipo di libertà e di cinema cormaniano destinato a esaurirsi con l’arrivo degli anni ’80.

Pare peraltro che Corman non volesse affatto fare un film sul punk rock, ma sulla disco music. Secondo Arkush, mentre lo giravano “era l’unico convinto che si trattasse sempre di un film intitolato “Disco High”, perché la sua copia della sceneggiatura era la sola ad avere ancora quel titolo. Tutte le altre avevano scritto sopra Rock’n’roll High School: quale rocker sarebbe stato disposto a provare la parte per un film intitolato Disco High nel 1979?”. Corman, comunque, si rassegnò facilmente: “Pensavo che avremmo guadagnato con la musica da discoteca, che all’epoca andava moltissimo, e invece finimmo per fare i soldi col punk rock” scrive nella sua autobiografia.

Postato in 34° Torino Film Festival.

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