Viaggio nell’isola misteriosa è arrivato a 270 milioni di dollari d’incasso mondiale. Il suo franchising con il precedente Viaggio al centro della Terra è stato così vantaggioso da far sì che la Warner Bros abbia chiesto al regista Brad Peyton e agli sceneggiatori Brian & Mark Gunn di mettersi immediatamente al lavoro su un terzo atto, che si prevede uscirà nel 2014. Ma business a parte, torniamo a questo secondo ‘viaggio’ (il titolo originale è Journey 2: The Mysterious Island), che riprende i temi del classico di Jules Verne, ovviamente in versione ‘blockbuster’, e vediamo cos’ha in serbo la colonna sonora. Sarà altrettanto avventurosa? Assolutamente sì. Affidata al giovane compositore canadese Andrew Lockington (quattro anni fa ha annunciato il suo arrivo, da solista, al mainstream delle colonne sonore con Ember – Il mistero della città di luce e Viaggio al centro della terra 3D, dopo una lunga carriera come orchestratore del collega canadese Mychael Danna), la partitura orchestrale è caratterizzata da una manciata di spunti parecchio fantasiosi e da alcuni intermezzi d’azione turbolenti, concentrati soprattutto nella parte centrale del lavoro. Per Viaggio nell’isola misteriosa Lockington ha creato una solida continuità con i suoni e i temi dalla partitura del film precedente(Viaggio al centro della terra 3D), ampliandone però la portata dell’ensemble orchestrale (sintetizzatori, percussioni e voci). Il fiore all’occhiello di questo score è costituito dai tre nuovi temi: il tema dedicato all’isola, caratterizzato da ottoni, archi, fiati e pianoforte; il tema dedicato alla famiglia ed infine il tema dedicato all’avventura/scoperta, affidato esclusivamente a voci femminili che racchiudono al loro interno alcune progressioni esotiche di notevole spessore. Nonostante i prepotenti mix di percussioni e sintetizzatori che fanno capolino qua e là, i pregi della partitura (in primis la verve) superano di gran lunga le debolezze. Consigliato.
(di Barbara Zorzoli)