Un luogo comune

un luogo comuneVenerdì 23 marzo si conclude al Cinema Italia di Sarzana la stagione 2011/2012 del Cineforum invernale, un periodo durato cinque mesi (ottobre-marzo) caratterizzato dal susseguirsi di titoli prestigiosi, tra cui Il villaggio di cartone di Olmi, Ordet di Dreyer, Il ragazzo con la bicicletta dei Dardenne, The Tree of Life di Malick, The Artist di Hazanavicius e che ha avuto come colonna portante il tema (attuale e complesso) dell’immigrazione.

Pertanto, gli organizzatori hanno voluto terminare la programmazione con un evento speciale, che ci riguarda da vicino, il film Un luogo comune di Diego e Toni Garbini (che saranno presenti in sala), realizzato con il contributo della Regione Liguria, del Comune di Sarzana e il sostegno degli altri comuni della provincia e del Comitato Solidarietà Immigrati, che vuole essere innanzitutto una riflessione su una questione sociale rilevante (l’integrazione degli stranieri nella nostra zona) oltre che punto di arrivo di questa fortunata stagione cinematografica.

Il documentario, della durata di 40’, che si avvale degli interventi dello scrittore Maurizio Maggiani, raccoglie le testimonianze di numerosi immigrati provenienti dai vari paesi del mondo (Senegal, Marocco, Cina, Argentina, India, Giappone, Albania, Egitto, Ecuador, Moldavia, Turkmenistan, Repubblica Dominicana, Cuba e Romania) i quali raccontano davanti alla macchina da presa la loro esperienza nel nostro paese: la propria situazione attuale, le difficoltà iniziali, le leggi immigratorie, le specifiche usanze e tradizioni, il confronto con il paese di origine, il rapporto con le persone locali, il lavoro, ma soprattutto le prospettive per il futuro.

I due autori intervistano le persone muovendosi in tutto il territorio spezzino da Sarzana a La Spezia (in particolare Piazza Brin e l’istituto scolastico Alfieri), passando per i centri di Castelnuovo Magra, Ortonovo, Arcola, soffermandosi sui luoghi più esclusivi della nostra zona quali Lerici, San Terenzo, Montemarcello, l’Isola del Tino, Bocca di Magra, le spiagge di Punta Bianca e Punta Corvo, costruendo una perfetta relazione tra gli immigrati che sono arrivati e le qualità singolari degli ambienti che li circondano: «La verità è che andare in un posto dove non sei nella tua terra, con le persone che conosci, ti dà molta forza per trovare interiormente alcune cose che se stai nella tua terra le lasci dormire» dichiara una ragazza argentina all’inizio del film.

(di Lorenzo Moretti)

Postato in Anteprime.

Una risposta a Un luogo comune

  1. carla ridella scrive:

    Un grazie vivissimo a Lorenzo Moretti per la bella presentazione di un evento che Nuovo Cineforum Sarzana è ben lieto di ospitare, a chiusura di una stagione che ci ha visti impegnati sul tema dell’integrazione con titoli non facili ma che sono stati apprezzati e premiati da costante partecipazione…
    Carla Ridella