Una Repubblica affondata sul lavoro


Fuga dal call centerAll’America di Genova la rassegna “I diritti di tutti”, organizzata con l’Associazione Nazionale Magistrati
Tra i diritti fondamentali di cui spesso ci si dimentica esiste il diritto al lavoro. Se ne occuperà la decima edizione della rassegna “I diritti di tutti”, organizzata a maggio presso la multisala America dall’Associazione Nazionale Magistrati, il Comitato per lo Stato di Diritto e CinemaGenovaCentro.

L’inaugurazione della manifestazione è affidata quest’anno a “Noi e loro”, colloquio ideale tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in programma al Teatro Duse il 5 maggio, ore 20.30. I tre film della sezione cinema saranno invece Fuga dal call center (12 maggio), Tra le nuvole (19 maggio) e I lunedì al sole (26 maggio). Il primo affronta il problema del precariato giovanile, dei call center, dalla sottocupazione e dello sfruttamento, in un film di Federico Rizzo tutto dedicato ai trentenni che in Italia lavorano per 5 euro lordi all’ora, senza difese sindacali, senza contratti chiari e senza futuro. Realizzato dagli stessi produttori di Fame chimica, Fuga dal call center mescola interviste a situazioni narrative, documentario e finzione: con Tatti Sanguineti che fa lo schizzatissimo psicologo aziendale e il protagonista del film che trova un secondo lavoro andando a pulire le case dei lavascale filippini (loro guadagnano 7 euro all’ora, a lui ne danno 5).

Tra le nuvole è invece un film americano di Jason Reitman, dove George Clooney interpreta un “tagliatore di teste” che viaggia continuamente da un estremo all’altro degli Stati Uniti per licenziare persone nelle diverse aziende: quasi un aggiornamento del commesso viaggiatore di un tempo, simbolo di una nuova America e di una nuova società, rigorosamente cinico e single, senza casa, senza famiglia, senza affetti. Terzo e ultimo film, lo spagnolo I lunedì al sole (2002) con un ottimo Javier Bardem: i protagonisti sono stavolta i lavoratori di mezz’età di Vigo, in Galizia, che dopo la chiusura del loro cantiere navale si ritrovano al bar disoccupati e depressi. Con un memorabile scambio di battute: «Hai sentito? Tutto quello che ci dicevano sul comunismo era una bugia!». «C’è di peggio: tutto quello che ci dicevano sul capitalismo è vero!».

Postato in Numero 93, Varie.

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