Rango

RangoPare che l’idea di confezionare un western di animazione pieno di citazioni cinefile e tributi a grandi titoli del genere Gore Verbinski l’avesse avuta molto prima di decidere di fare milioni con la saga dei
pirati dei Caraibi.

Oggi quel remoto progetto è realtà dinamica fatta di immagini sontuose che nascono da una tecnica innovativa (si chiama “Emotion Capture” e consiste nel filmare in HD attori veri i cui movimenti facciali vengono poi usati per l’animazione computerizzata) e che raccontano la storia di un piccolo camaleonte improvvisamente catapultato dalla tranquillità della propria teca domestica alle asprezze del deserto del Mojave, dove diventa suo malgrado il leader di una mini comunità minacciata dalla siccità del deserto.

La ricetta è quella vincente dei migliori prodotti di animazione degli ultimi anni: una vicenda facile e alla portata dei più piccoli, personaggi di contorno buffi quanto basta per diventare memorabili nelle loro peculiarità, ritmo altissimo che solo a tratti degenera in fuochi d’artificio da cartone animato e soprattutto – per solleticare i grandi – una girandola di citazioni più o meno parodistiche (straordinaria quella degli elicotteri wagneriani di “Apocalypse Now” qui convertiti in pipistrelli). Peccato non poter vedere la versione originale nella quale il protagonista ha la voce di Johnny Depp, ormai da anni compagno di merende cinematografiche di Gore Verbinski.

(Usa, 2010) di Gore Verbinski

(di Guido Reverdito)

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