Americani a Deauville: vince Gabriel Garcia Marquez


DeauvilleMother and Child diretto dal regista Rodrigo Garcia, figlio di Gabriel Garcia Marquez, ha vinto la 36ª edizione del Festival del cinema americano di Deauville. Un film drammatico che racconta la storia di tre donne e del loro problematico e intenso rapporto con la maternità. Tre grandi interpreti, Annette Bening, Naomi Watts e Kerry Washington, per un film un po’artificioso in alcune parti, ma con una carica emotiva intensa e ricca di sfumature, capace di mettere a dura prova anche il nostro cuore di pietra. Il Premio della giuria, presieduta da Emmanuelle Beart, è stato assegnato ex-aequo a The Myth of the American Sleepover l’opera prima di David Robert Mitchell e a Winter’s Bone di Debra Granik.

Si tratta di film con due anime molto diverse, anche se entrambi hanno per protagonisti giovani adolescenti. Il primo racconta con leggerezza l’ultima notte d’estate di un gruppo di ragazzi alla ricerca di un flirt, di un amore, di un ricordo da portare, anche se inconsapevolmente, nella vita adulta prossima ad arrivare. Il secondo mostra il volto crudele e primitivo dell’America attraverso la storia di Ree Dolly, una diciassettenne che vive in una foresta del Missouri, popolata da persone solitarie, ombrose e talvolta feroci. Dolly deve occuparsi dei suoi fratelli, uccidere scoiattoli per avere cibo e tagliare le braccia al cadavere del proprio padre ucciso e annegato in un acquitrino da una banda di criminali, per poterne testimoniare la morte alla polizia. Da non perdere, nel caso, improbabile, che venga distribuito. Il premio della critica internazionale è andato a Buried di Rodrigo Cortés: per 94 minuti la macchina da presa riprende un soldato americano chiuso in una bara sepolta nella sabbia in territorio iracheno, a cui sono stati lasciati un cellulare e un accendino perché possa comunicare con l’esterno e portare avanti le trattative per il suo rilascio. Un film decisamente claustrofobico e un esercizio di notevole bravura, con un finale che non sarebbe piaciuto ad Hitchcock.

Postato in Festival, Numero 90.

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