Cinema, ambiente e rumenta story


Storia della rumentaAntonioni, Rosi e Diritti nella rassegna in valle Stura

Il Festival IN MEZZO SCORRE IL FIUME trova il suo punto di forza nell’equilibrio tra il cinema, le tematiche ambientali, la tradizione storica locale e l’apertura verso culture e dimensioni lontane.

La 10° edizione del Festival, progetto ideato dal Club Amici del Cinema e realizzato insieme alla Comunità Montana Valli Stura, Orba e Leira con il contributo della Provincia di Genova, si inserisce in questo solco ormai consolidato. Lo fa partendo da un tema sempre più presente all’attenzione di tutti, con il libro LA STORIA DELLA RUMENTA di Aldo Padovano : una storia di Genova inconsueta e proprio per questo affascinante, vista attraverso la lente di ingrandimento di un problema con il quale quotidianamente conviviamo, la raccolta dei rifiuti, la rûmenta. Alla presentazione del libro sarà abbinata la proiezione del documentario N.U. NETTEZZA URBANA (1948) di Michelangelo Antonioni su un mestiere minore, quello degli spazzini.
Come sempre il Festival si muove nell’ambito della letteratura e della poesia, con un omaggio a Carlo Pastorino, lo scrittore nato a Vallechiara di Masone, profondamente segnato dalla sua esperienza durante la Grande Guerra trasfusa nel libro “La prova del fuoco”. Nella serata speciale dedicata a Carlo Pastorino, che apre le iniziative per il cinquantenario della sua scomparsa, intervento di Francesco de Nicola sul tema letteratura e guerra, e proiezione del film capolavoro di Francesco Rosi UOMINI CONTRO. La poesia trova un suo spazio con il ricordo di Adriano Guerrini, al quale è intitolata la biblioteca di Tiglieto, che seppe parlare con efficacia e delicatezza del paesaggio locale; il film che idealmente gli corrisponde è BRIGHT STAR di Jane Campion, sulla bruciante storia d’amore del poeta John Keats.
Ma il Festival è anche – o soprattutto – natura e ambiente, con una mini-personale di Giorgio Diritti, di cui verranno presentati L’UOMO CHE VERRA’, una tragica vicenda storica dell’ultima guerra che si alimenta di natura e cultura contadina, e PIAZZÀTI, una storia di infanzia ma anche di paesaggi montani. La montagna è un altro elemento ricorrente nel Festival , che ritroviamo in
PARETE NORD di Philipp Stolzl, cronaca di una scalata e rivelazione della nobiltà di due scalatori.
Una diversa dimensione che si apre in occasione del Festival, mai troppo lontano dalla costa ligure, è quella del mare, che sarà anche meta dell’annuale escursione festivaliera : il sogno di un viaggio a ritroso dal mare di una Genova livida e inquietante alla casetta in campagna di LA BOCCA DEL LUPO di Pietro Marcello, che sarà anche l’occasione per rendersi conto di quanto i cineamatori genovesi abbiano contribuito al successo del film, e l’approccio al paesaggio solare di BASILICATA COAST TO COAST di Rocco Papaleo, successo sorpresa dell’estate.

(di Francesca Mantero)

Postato in Liguria d'essai, Numero 89.

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