Carlo Lizzani, evento speciale a Pesaro


Carlo LizzaniA Carlo Lizzani è stato dedicato l’evento speciale della 46a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema svoltasi a Pesaro dal 20 al 28 giugno, con una retrospettiva, un volume curato da Vito Zagarrio e una tavola rotonda che hanno fatto il punto sul suo lungo percorso attraverso il ‘900.

L’intento di Pesaro 2010 era duplice: da una parte sdoganare Lizzani e il suo “eclettismo” da pregiudizi critici che spesso lo hanno confinato a figura nobile ma minore del cinema italiano, dall’altra collaborare alla realizzazione di un vecchio sogno del regista, il lavoro di montaggio di Attraverso il Novecento che è stato presentato al termine del Festival.

In Lizzani emerge l’amore per il cinema a tutti i livelli e in tutte le espressioni, che ne fa non il “cineasta perfetto”, come lo ha definito con un paradosso Tullio Ke-zich, ma un cineasta a tutto campo che grazie alla sua versatilità e alle sue qualità intellettuali ha saputo lavorare su vari aspetti: da giovane animatore culturale nella Roma post bellica, al ruolo attivo giocato nel neorealismo con Rossellini e De Santis, dall’esordio nel ’51 con Achtung! Banditi! alla notevole attività di critico e studioso (tra i molti incarichi ricoperti resta nel ricordo di molti la direzione della Biennale Cinema di Venezia nel quadriennio 1979-1982 che segnò una svolta dopo anni difficili). Se è vero che i film di Lizzani sono quasi sempre ispirati ad eventi della storia recente, nella sua filmografia non mancano incursioni nel “giallo”, nella commedia, nel peplum, nel western, a conferma che resta uno dei pochi registi italiani ad aver sposato il dispositivo dei generi più che il cinema cosiddetto d’autore. La sua passione per il cinema americano lo fece addirittrura definire scherzosamente da un critico “il miglior regista americano in Italia”, un complimento che conferma il suo interesse per la macchina industriale e la bravura raggiunta nello studiare certe scene di movimento e d’azione viste nelle gangster stories e nei western americani. Tra i suoi film Lizzani, riproporrebbe all’attenzione tre opere che sembrano girate oggi: La vita agra, tratto dal libro di Bianciardi, perché mette a fuoco l’invadenza della pubblicità; La Celestina P.R., che racconta come si usano le ragazze, le escort per dominare o gestire certi personaggi che sono arbitri del mercato del denaro; e Lo Svitato, satira del giornalismo scandalistico, interpretata da uno straordinario e surreale Dario Fo.

( Giancarlo Giraud)

Postato in Festival, Numero 89.

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