Quale musica, se non una impavida alla Braveheart, potrebbe accompagnare le gesta di una principessa ribelle che vive nelle Highlands scozzesi del decimo secolo? Al timone musicale di questo riuscito film d’animazione troviamo Patrick Doyle, compositore scozzese nominato all’Oscar per Hamlet e Ragione e Sentimento (diretti entrambi da Kenneth Branagh) e recentemente specializzatosi nel tradurre in note la magia e gli incantesimi (Harry Potter e il Calice di Fuoco – Nanny McPhee – Tata Matilda, Eragon e Thor).
Doyle, nella sua partitura di Brave, coltiva un tono e uno stile rigorosamente Scottish. Per rendere verosimile l’ambiente musicale, il compositore utilizza molti ritmi presi a prestito dalle danze della tradizione scozzese e celtiche come il strathspey, il reel e il jig, nonché dalla musica popolare irlandese. Ma per suonare ritmi ‘antichi’ e necessario avere strumenti dell’epoca, così Doyle va a ripescare tutti gli strumenti tipici scozzesi: cornamuse, violini solista, arpe celtiche, flauti e il bodhrán (un tamburo a cornice irlandese). Il risultato è sorprendente, se non altro per lo sforzo! Nella colonna sonora sono presenti due brani vocali “Touch the Sky” e “Into the Open Air”, interpretati rispettivamente dalla cantante scozzese Julie Fowlis e dall’inglese Birdy (nella versione italiana corrispondono alle canzoni “Il cielo toccherò” e “Tra vento e aria” cantate da Noemi). Melodicamente è tutto pervaso dal travolgente gusto scozzese. Doyle è abile nel raggiungere il tono giusto, il mix tra strumenti ‘antichi’ e orchestra è ben gestito. Se al suono di una cornamusa andate in visibilio, questo è il vostro CD.