Interpol da caruggi


Interpol caruggiIl thriller più anomalo e sorprendente tra quelli girati a Genova? Non ci sono dubbi. E’ Interpol di John Gilling, un film del 1957 conosciuto anche come International Police o Pickup Alley. Ve lo avevamo segnalato proprio in un articolo su Filmdoc di qualche anno fa, dopo averlo visto su una videocassetta NTSC avventurosamente trovata presso un collezionista canadese. Ma se andate su Imdb o sugli altri siti internet di cinema, leggerete ancor oggi che il film è stato girato a New York, Roma, Lisbona, magari Atene. E di Genova non parla nessuno. Eppure ci sono decine di genovesi che ricordano benissimo quelle giornate anni ’50 in cui il grande Victor Mature girava un film tra via Balbi, il Lagaccio, il ponte di Carignano e tanti altri set sparsi qua e là per la città.

Che cosa era successo? Semplicemente, la produzione inglese era venuta a Genova per girare alcune scene ambientate in porto, quando scoprì che con qualche piccolo ritocco le strade genovesi potevano essere spacciate per quelle di altre città, come appunto Roma, Lisbona e soprattutto Atene. Bastava cambiare qualche insegna, mettere qualche scritta in altre lingue e oplà, il gioco era fatto. Risparmiando parecchio.

Il film era tutt’altro che secondario. Nel cast, oltre a Victor Mature c’erano il grande Trevor Howard e un’Anita Ekberg non ancora immortalata da Fellini. Il regista era John Gilling, nome sacro per i fan dell’horror inglese, autore di quel La lunga notte dell’orrore che anticipa di qualche anno l’epopea zombie di La notte dei morti viventi. Lo sceneggiatore John Paxton aveva scritto alcuni dei più bei noir americani, come L’ombra del passato, Missione di morte, Odio implacabile, senza contare Il selvaggio con Marlon Brando. E il produttore – insieme a Irving Allen – era Albert “Cubby” Broccoli, destinato pochi anni dopo a dare il via alla serie di 007: non ci vuole grande immaginazione per vedere come già Interpol anticipi a basso costo certi meccanismi turistico-action del ciclo con James Bond.

Ecco così spiegato perché Victor Mature esce dalle catacombe e si trova dal ponte di Carignano, perché un omicidio avvenuto ad Atene si svolge in realtà in salita Santa Brigida, perché il porto di New York rivela scorci molto più familiari, e perché tante altre scene ambientate in giro per il mondo mostrino set genovesissimi. Ma per decenni, del film non si trovava più traccia. Restava solo nella memoria di un pugno di comparse e spettatori d’epoca, e in quell’articolo di Filmdoc. Solo ultimamente è ricomparso all’improvviso: e sarà uno dei pezzi forti della rassegna invernale della Cineteca D.W.Griffith.

Postato in Liguria d'essai, Numero 95.

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