Deauville come Cannes: premiato Take Shelter


deauville 2011Detachment di Tony Kaye, interpretato e prodotto da Adrien Brody, era dato come favorito dalla stampa e dal pubblico per il Grand Prix della 37 edizione del Festival del Cinema Americano di Deauville. Kaye, il regista di American History X, con l’aria di un hippy d’altri tempi, in un divertente miscuglio di timidezza ed eccentricità, è salito sul palco del C.I.D. (Centro Internazionale di Deauville) ed anziché presentare il film ha cantato una sua canzone, “If I could see my opponent, I would not fight with you” accompagnandosi con la chitarra. Detachment è il drammatico racconto di un professore di un difficile liceo della periferia newyorchese e del suo disperato tentativo di non lasciarsi coinvolgere dal dolore e dalla rabbia che lo circondano. Kaye ha comunque ottenuto il Premio rivelazione Cartier e il Premio della critica internazionale. La giuria del Festival, presieduta da Olivier Assayas, ha invece assegnato il Grand Prix a Take Shelter di Jeff Nichols, già vincitore della Semaine de la Critique a Cannes. Un film che pare raccontare con grande efficacia il cammino drammatico di un uomo dentro la follia, con la conseguente progressiva perdita di tutto ciò che possiede, dal lavoro agli affetti, e che invece, con l’inquadratura finale, cambia imprevedilbilmente prospettiva, trasformando la follia in premonizione. Il Premio della giuria è andato a The Dynamiter di Matthew Gordon. Un’altra storia drammatica sulla solitudine e il coraggio di un ragazzino di quattordici anni di Glen Allan, Mississippi, che deve occuparsi della nonna e del piccolo fratellastro, indeciso se odiare il mondo o provare a comprenderlo. Gli ospiti d’onore a cui il Festival ha reso omaggio con interessanti retrospettive realizzate in collaborazione con la Cinémathèque Française, sono stati Danny Glover, Shirley MacLaine, Naomi Watts, Todd Solondz e Francis Ford Coppola. Coppola, che ha aperto questa edizione, nell’incontro con la stampa ha ricordato persone e momenti importanti della sua vita: il fratello August; Marlon Brando; l’ipoteca che dovette mettere sui suoi vigneti nella Mappa Valley per poter finanziare Apocalypse Now. Ha parlato del suo prossimo film, Twixt; di come oggi il cinema non sia più libero e delle “grandi produzioni americane che continuano a fare sempre lo stesso film, contrastate, per fortuna, da alcuni giovani registi come Paul Thomas Anderson, Wes Anderson, Steven Soderbergh…..e Woody Allen”.

Postato in Festival, Numero 95.

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