Carnage


carnageLa prima inquadratura di Carnage (carneficina) l’ultimo film di Roman Polanski, riprende da lontano un litigio tra un gruppo di ragazzini in un parco di New York. Uno di questi ne colpisce un altro al volto con un bastone. L’inquadratura cambia e ci ritroviamo in un interno dove resteremo per tutta la durata del film, uscendone solo con l’inquadratura finale per tornare nel parco da cui eravamo partiti, come ad annullare tutto ciò che nel mezzo è accaduto.

Il ragazzino colpito ha perduto due denti, i genitori dell’aggressore – i coniugi Cowan: Kate Winslet e Christoph Waltz – sono nell’appartamento dei  genitori dell’aggredito – i coniugi Longstreet: Jodie Foster e John C. Reilly –  per portare le loro scuse e cercare di circoscrivere il danno. L’atteggiamento dei quattro è in apparenza conciliante e cortese ma la loro aggressività è latente, si nasconde nelle affermazioni insinuanti, nel distacco indifferente, tende  i muscoli dei loro volti.  E’  immediatamente chiaro che i quattro mentono, non ci sono i presupposti per una riconciliazione e come se stessimo guardando Nodo alla gola di Hitchcock, iniziamo ad attendere il momento rivelatore in cui la maschera cadrà e la verità mostrerà il suo volto. L’elemento scatenante si nasconde inaspettatamente dentro ad una torta di pere e mele che i coniugi Longstreet offrono ai coniugi Cowan.

La ricetta è della suocera della signora Longstreet. La signora Cowan definisce anomala la combinazione di pere e mele, mentre è decisamente classica per la signora Longstreet che però rivela di avere un segreto: “le pere sono tagliate più grosse delle mele perché cuociono prima. Ma non è questo il segreto. Il pan di zenzero è il segreto. Pan di zenzero sbriciolato”. Inizia una disquisizione  sulla crostata: qual’è l’elemento che caratterizza una crostata? La signora Longstreet è categorica: è la pasta frolla, la sua infatti è una torta e non una crostata perchè non ha la pasta frolla. Immediatamente dopo  la signora Cowan inizia ad avere la nausea e per quanto tutti la invitino ad andare in bagno lei resta al centro della sala e vomita sui libri d’arte della signora Longstreet: Bacon e Kokoschka vengono sommersi. E’ il segnale: la situazione precipita, le formalità cessano, la carneficina ha inizio: tutti odiano tutti.  Si tratta di una delle scene di vomito più intense che si siano viste al cinema, forse seconda soltanto al padre di tutti i rigurgiti, l’esplosione di Terry Jones dopo la mentina ne Il senso della vita dei Monty Python.

Dal momento che la signora Longstreet ci ha svelato il suo segreto, potremmo provare a riprodurre una torta di mele e pere che non assomigli troppo alla sua.  Per una tortiera del diametro di 25 cm: prendete due mele granny smith e due pere abate, tagliatele a spicchi non troppo grandi – il suggerimento della signora Longstreet di tagliare le pere in pezzi più grandi può essere seguito senza troppi rischi – metteteli in una terrina con un cucchiaio di zucchero e il succo di un limone. Lavorate 100 g di burro con 150 g di zucchero, aggiungete poi 150 g di farina, mezza bustina di lievito per dolci, un pizzico di sale,  due uova e amalgamate il tutto fino ad ottenere un impasto cremoso. Se avete dei biscotti di pan di zenzero sbriciolatene un paio nell’impasto, altrimenti accontentatevi di un pizzico di cannella e zenzero macinati. Se invece non volete correre nessun rischio, rinunciate alle spezie. Versate l’impasto nella tortiera imburrata e infarinata e disponetevi sopra a raggiera gli spicchi di frutta molto ravvicinati: secondo la nostra esperienza la frutta deve prevalere sull’impasto. Fate cuocere in forno a 180° per circa quaranta minuti. Abbinate un Moscato rosa dell’Alto Adige.

(di Antonella Pina)

Postato in Numero 95, Quando il cinema sposa la cucina.

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