Cresce il pubblico d’essai


Cinema d'essai MantovaA MANTOVA LA DECIMA EDIZIONE DEGLI INCONTRI DELLA FICE (12-14 OTTOBRE)
Anteprime, trailer, ospiti, incontri e tavole rotonde per tastare il polso al cinema d’essai. E’ quanto si è visto a Mantova tra il 12 e il 14 ottobre, nel corso della decima edizione degli Incontri del cinema d’essai organizzati dalla Fice, appuntamento annuale che riunisce circa cinquecento esercenti e operatori del circuito di qualità.
In sintesi, si può dire che il bilancio è positivo, il futuro preoccupante. I dati dicono che nel corso del 2010 gli spettatori del circuito d’essai sono aumentati di quasi il dieci per cento, con 9 milioni e mezzo di biglietti venduti: e il circuito è riconosciuto fondamentale per quanto riguarda in particolare i film italiani, visto che tra produzioni italiane e coproduzioni si sfiora il 50 per cento degli interi incassi d’essai, mentre la quota del prodotto nazionale sugli incassi generali incide per appena il 25%.

Molto meno allegre, invece, le prospettive future, con il presidente dell’Agis Paolo Protti che ha dichiarato: “Lo spettacolo italiano è vivamente preoccupato per l’atteggiamento assunto dal governo che ha approvato la legge di stabilità senza rinnovare gli incentivi fiscali per il cinema e senza provvedere a reintegrare il Fus (Fondo unico dello Spettacolo). Se fossero confermati, questi indirizzi di politica culturale porterebbero allo smantellamento di ogni attività di spettacolo in Italia”.

Tra gli ospiti, spiccano i nomi di Marco Bellocchio, che è venuto a parlare del suo ultimo film “familiare” (Sorelle mai), o di Gianni Di Gregorio che ha presentato il suo film appena terminato e ancora senza titolo, ma sempre ironico e crepuscolare, direttamente in linea col suo successo a sorpresa di due anni fa, Pranzo di ferragosto. Alla serata di premiazione hanno poi preso parte Nanni Moretti, Giorgio Diritti e gli altri premiati: Alessandro Gassman e Isabella Ragonese come migliori attori, Piera Degli Esposti per l’insieme delle sue interpretazioni, Rocco Papaleo come miglior regista esordiente (Basilicata coast to coast), Antonio Capuano come autore indipendente dell’anno (L’amore buio), Gianluca Arcopinto come produttore, Mirco Garrone per il montaggio (La nostra vita) e Louis Siciliano per le musiche (20 sigarette, Happy Family, Due vite per caso). Film migliori della stagione, L’uomo che verrà tra gli italiani, Bastardi senza gloria per i titoli stranieri. Assente, invece Paolo Virzì, autore dell’anno per La prima cosa bella.

Numerose anche le anteprime d’essai della stagione in corso. Oltre ai titoli di cui parliamo già in altre pagine di FilmDoc (come L’illusionista, Séraphine, Post mortem, Precious, Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno di Woody Allen ecc.), si sono visti molti altri titoli di prossima uscita nelle sale. Come Another Year di Mike Leigh, magistrale esempio di conversation piece che attraverso una serie di incontri, colazioni e cene delinea un panorama angoscioso dell’Inghilterra profonda. Oppure Incendies – La donna che canta, film canadese di Denis Villeneuve dai toni violentemente melò: protagonisti, due ragazzi che alla morte della madre vengono indirizzati dal notaio alla ricerca del loro padre e del loro fratello, rimasti sepolti da qualche parte nel drammatico passato mediorientale della donna. Il padre e lo straniero di Ricky Tognazzi è invece una variazione sul tema del thriller internazionale, con un padre distratto (Alessandro Gassman) che viene agganciato da un misterioso straniero e coinvolto in una vicenda misteriosa. Tra gli altri film in anteprima, spiccano poi l’inglese This is England di Shane Meadows, Animal Kingdom di David Michod, il perfido Tamara Drewe di Stephen Frears, Into Paradiso di Paola Randi. Più Potiche – La bella statuina di François Ozon, la commedia in cui Catherine Demeuve si ritrova improvvisamente sbalzata dal ruolo di moglie-soprammobile a quello di leader dell’azienda familiare: un film brillante che ha già ottenuto grande successo alla Mostra di Venezia e che dovrebbe conquistare a colpo sicuro anche il pubblico delle sale.

(R.V.)

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